Cosa s’intende con “pesce conservato”?
Con l’espressione “pesce conservato” si indicano i pesci conservati in lattina, in vetro o sottovuoto, ovvero affumicati, conservati sotto sale, essiccati, marinati, conservati in salamoia o sottolio.
Con l’espressione “pesce conservato” si indicano i pesci conservati in lattina, in vetro o sottovuoto, ovvero affumicati, conservati sotto sale, essiccati, marinati, conservati in salamoia o sottolio.
Con “carne conservata” si intende indicare le carni lavorate, ossia i salumi.
I piani alimentari tengono conto contemporaneamente del processo di crescita e del miglioramento dello stato metabolico e ponderale, e dello stato di salute in generale.
Una caratteristica peculiare del mio metodo è quella di avere a disposizione molte soluzioni che richiedono poco tempo per la preparazione e che possono essere portate ed assunte in posti diversi, a seconda delle proprie esigenze.
Se non si è seguita la dieta bisogna riprenderla nel migliore dei modi e questo è impossibile senza effettuare la visita di aggiornamento periodico.
Nel corso del trattamento, non bisogna mai dilazionare le visite di aggiornamento periodico, poiché sono indispensabili per mantenere costanti gli esiti positivi della dieta.
La dieta, concordata insieme in seduta di visita, prevede di norma 7 menù a settimana: ogni menù deve essere consumato tra pranzo e cena in un giorno.
Il modo sicuramente meno corretto di cuocere le verdure è lessarle, in questo modo infatti perdono gran parte delle vitamine che si disperdono nell’acqua e diventano irritanti per l’intestino.
La quantità corretta di frutta da consumare è quella indicata in dieta.
A meno che non ci siano dei motivi legati allo stato di salute per cui non si possa assumere vino, il consumo di questa bevanda non è vietato, ma va concordata in seduta di visita la quantità da consumare.
Le patate possono essere mangiate anche se non sono esplicitamente indicate ogni volta sul piano alimentare.
Per condire i piatti possono essere adoperati tranquillamente sia spezie che odori, ovviamente se non sconsigliati nella dieta stessa.
La risposta a questa domanda di norma è si.
Una dieta non ha una durata fissa.
Innanzitutto se si segue correttamente il piano alimentare suggerito non dovrebbero verificarsi episodi di “fame”, eccetto che per i primi giorni, in cui è il pensiero “sono a dieta” che crea la fame.
Essere a dieta non significa non mangiare con gusto. Molti pazienti incorrono nell’idea errata che bisogna mangiare la pasta in bianco.